Datemi un Maalox

Firma della CostituzioneOggi volevo scrivere due righe a proposito dello spettacolo indecoroso di questi ultimi giorni, poi ho visto che Michele Serra, nella sua "Amaca" di oggi, ha scritto del mio voltastomaco meglio di quanto avessi potuto fare io.

"Forse sono diventato ipersensibile, come chiunque, da anni, senta lo stesso vecchio chiodo piantarsi nella stessa vecchia ferita. Ma ogni volta che Berlusconi pronuncia anche una sola parola sulla famiglia Englaro mi sento umiliato dalla sua grossolanità morale. Al consueto effetto dell'elefante nel negozio di porcellane si aggiunge la totale incongruenza tra un argomento così alto e un livello così basso. Specie quando costui osa addentrarsi in dettagli - come dire - fisiologici, che riguardano un corpo inerte e lo strazio quasi ventennale di chi la veglia e la cura, mi si rivolta lo stomaco. Un argomento che anche i filosofi accostano con sorvegliatissima prudenza diventa, in bocca a lui, la ciancia superficiale di un importuno, per giunta dotato di poteri enormi, che in genere agli importuni non vengono affidati.

In questi giorni siamo di fronte a un doloroso strappo istituzionale e costituzionale, ma forse perfino più dolorosi sono gli sgarri verbali che il premier si è concesso, blaterando di gravidanze e di "bell'aspetto". Chissà se, di fronte a questo osceno spettacolo, almeno qualcuno dei suoi elettori ha potuto aprire gli occhi. L'illusione è che esista una soglia oltre la quale finalmente la passione politica si fa da parte, e lascia il posto alla valutazione umana. Non posso credere che essere di destra, oggi in Italia, significhi rassegnarsi a essere rappresentati da uno di quella fatta."

posted by Schloss Adler @ 13:14,

Questione di centimetri

Berlusconi-Medvedev"Sono piu' alto di Putin e Sarkozy, sono alto come Prodi. Sono un metro e 71. Non capisco perchè tutti i vignettisti mi disegnano come un nano e gli altri invece sono normali" - Silvio Berlusconi, 8 aprile 2008. "È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne" - Indro Montanelli, 25 marzo 2001. Ieri Berlusconi era a Mosca per un vertice bilaterale italo-russo: dopo i colloqui col presidente Medvedev si è mostrato alla stampa in tutta la sua statura morale, definendo Barack Obama "giovane, bello e abbronzato", nonchè fisica. Secondo fonti autorevoli, Dmitry Medvedev, "is several centimeters shorter" (traduzione: è molti centimetri più basso) di Putin, il quale è alto 170 cm: sembra che Medvedev superi di poco i 157 cm (5'2'') mentre Berlusconi è accreditato di ben 165 cm (5'5''). A vederli l'uno di fianco all'altro non sembra che tra i due ci siano 8 cm di differenza: forse il russo è un po' più alto di quanto non gli si riconosca, (al minuto 00:33 di questo video sembra addirittura più alto di Berlusconi) forse "il nostro" è un po' più basso. In media stat virtus, diciamo che Berlusconi è alto 161 cm. Coi tacchi. Ergo è un bugiardo.

posted by Schloss Adler @ 14:57,

Tra Obama e Rumor

Barack ObamaBarack Obama è il 44° Presidente degli Stati Uniti d'America, la sua elezione "è la rivincita dell'intelligenza e della preparazione sul mito dell'uomo qualunque e della banalizzazione delle istituzioni". Che Obama non sia un uomo qualunque lo si capisce da quello che dice: "questa vittoria non è il cambiamento ma la possibilità del cambiamento e se c'è ancora qualcuno che dubita che l'America sia un posto dove ogni cosa è possibile, dove si può realizzare il sogno dei nostri padri e dimostrare il potere della democrazia, questa notte la risposta è arrivata". C'è stato un tempo in cui anche gli italiani eleggevano "i migliori", demandavano a persone di cultura e intelligenza superiori alla media il compito di formare e trasformare la Società, le Istituzioni, le loro stesse vite. Quel tempo è finito con la comparsa nella vita pubblica di Silvio Berlusconi.

L'involuzione copernico-berlusconiana della società italiana si è realizzata in due fasi solo apparentemente distinte che appaiono, se analizzate in prospettiva storica, come facenti parti di un progetto unitario. La prima fase, l'era televisiva, segnata dalla supremazia del marketing, della pubblicità, dell'apparire sull'essere, ha prodotto la trasformazione dei gusti e delle ambizioni dei cittadini, la nascita di italiani nuovi, come quegli adolescenti napoletani che "desiderano quel che gli si dice debba essere desiderato". La seconda fase, l'era politica, ha generato la banalizzazione dei valori fondanti del vivere comune, tanto da trasformarli in disvalori: oggi si additano come reazionari coloro che si vantano di rispettare la Costituzione e le leggi dello Stato, si riducono in barzelletta i valori fondanti della Repubblica, primo fra tutti l'antifascismo.

L'elezione di Barack Obama sancisce la fine del regno di George W. Bush, uomo di rara ignoranza e grande amico di Silvio Berlusconi. Mentre gli americani si risvegliano da un brutto sogno durato otto anni gli italiani continuano a stropicciarsi gli occhi, increduli dinanzi a una realtà quotidiana che supera sistematicamente, in peggio, le più pessimistiche previsioni. Al di qua dell'Atlantico non si intravede un leader come Obama, capace di restituire al Popolo i sogni e i valori che gli sono stati strappati via nell'ultimo quarto di secolo. L'Italia è in una situazione di emergenza, gli italiani vorrebbero un Barack Obama, ma per cominciare si accontenterebbero di un Mariano Rumor.

posted by Schloss Adler @ 10:43,

Morire di conflitto d'interessi

Bambini in fabbricaQuesta è una storia di genitori e figli, una storia che si svolge in Italia, a Taranto. Il 13 e 14 aprile 2008, ogni 100 genitori che si recavano alle urne in quella città, 47 votavano la coalizione di Silvio Berlusconi. Lo facevano incuranti o inconsapevoli della paura dei propri figli, una paura che i bambini avevano espresso con chiarezza al presidente della Regione Nichi Vendola poche settimane prima del voto: "Caro presidente, noi bambini siamo molto preoccupati per la nostra salute. Qui tanti bambini muoiono a causa dell’inquinamento. Faccia qualcosa". Quei bambini avevano paura perchè a Taranto accadono cose strane. Capita, ad esempio, che ad alcuni bambini di dieci anni vengano diagnosticati dei tumori che sono tipici negli anziani fumatori incalliti. È come se quei bambini fumassero 7 sigarette al giorno, mentre vanno a scuola, giocano, studiano, dormono.

Il presidente Vendola conosceva bene il problema di Taranto, anche prima dell'appello disperato dei bambini della città. È un problema che ha un nome ben preciso: ILVA, società per azioni del Gruppo Riva che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio. Vendola era riuscito a convincere i vertici dell'azienda a lavorare per modernizzare gli impianti e ridurre le emissioni nocive, ma ora tutto è cambiato, ci sono almeno due fatti nuovi. La prima novità è che ai vertici del Ministero dell'Ambiente siede Stefania Prestigiacomo, la quale dapprima si è dichiarata soddisfatta "di quanto fatto dall'azienda" e in seguito ha visto bene di rimuovere i tecnici che al Ministero si occupavano del problema diossina, nominando al loro posto persone più allineate al pensiero del Ministro, capaci di grande enfasi nel sottolineare "come le emissioni dell'Ilva siano tutte nei limiti dell'attuale normativa nazionale". La seconda novità è che il presidente dell'ILVA, Emilio Riva, è diventato uno dei sedici capitani coraggiosi impegnati nel salvataggio di Alitalia, uno dei soci della Compagnia Aerea Italiana guidata da Roberto Colaninno. Un imprenditore modello, nonostante alcuni inciampi giudiziari, uno preoccupato per il Paese e per i livelli occupazionali, tanto da rimarcare, in una lettera al Governo del dicembre 2006, che l'eventuale riduzione delle emissioni di anidride carbonica avrebbe comportato "la necessità di fermare parte significativa degli impianti in uso. Il personale colpito da tali riduzioni non potrebbe essere inferiore, anche nell'ipotesi più conservativa, alle quattromila unità".

Un giorno Giulio Andreotti disse che "a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca". A me viene spontaneo pensare che il caso ILVA-Alitalia sia un esempio da manuale del conflitto d'interessi. Versando un obolo per il salvataggio della compagnia di bandiera, Emilio Riva ha ottenuto in cambio totale libertà d'azione in materia di emissioni inquinanti delle sue aziende. La prova, oltre che nella logica, sta nei fatti: mentre il Ministro Prestigiacomo agiva come già sappiamo all'interno dei confini nazionali, il presidente del Consiglio si muoveva sul piano internazionale. Nel corso di un vertice dei capi di Governo, tenutosi a Bruxelles lo scorso 15 ottobre Silvio Berlusconi ha affermato che l'accordo sul clima sottoscritto nel marzo del 2007 è da ridiscutere. La classica chiusura del cerchio.

Questa è una storia di genitori e figli. È una storia triste, perchè in questa storia i genitori si fidano delle promesse del taumaturgo e gli affidano il futuro dei propri figli. Ma per quei figli non c'è futuro. Muoiono, mentre il taumaturgo ride.

posted by Schloss Adler @ 11:04,

Lezioni di laicismo dall'Albania

Enver HoxhaEnver Hoxha, nato ad Argirocastro nel 1908, morto a Tirana nel 1985. Segni particolari: dittatore dell'Albania per quattro decenni, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino al giorno della sua morte. Hoxha era un comunista inflessibile, tanto da continuare a professarsi uno stalinista convinto anche dopo la denuncia degli orrori dello stalinismo operata da Krusciov nel 1956, durante il XX° Congresso del PCUS. Negli anni sessanta, al deteriorarsi dei rapporti fra l'Albania e l'URSS - a causa, sembra, dei contatti intavolati da Hoxha con la Cina di Mao - il dittatore iniziò ad aumentare la stretta sul Paese, che in pochi anni divenne uno dei più poveri del continente europeo. Quella chiusura e la relativa soppressione dei diritti civili sono una pietra tombale sull'operato di Enver Hoxha: il giudizio storico, totalmente negativo, è ormai consolidato. E tuttavia, chiunque si professi laico non può negare che quell'uomo aveva partorito alcune righe di Diritto superlative, di quelle con la D maiuscola. L'articolo 37 della Costituzione del 1976 recitava: "lo Stato non riconosce alcuna religione e supporta la propaganda atea per inculcare alle persone la visione scientifico-materialista del mondo". Enver Hoxha era un illuminista. Peccato fosse antidemocratico.

posted by Schloss Adler @ 14:48,

Libri da viaggio

Oscar Wilde diceva che "bisognerebbe sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere in treno". Se avete intenzione di andare da Catanzaro Lido a Bari, portatevi almeno Delitto e castigo di Dostoevskij: le 12 ore necessarie a percorrere i 365 km che separano le due città dovrebbero bastarvi a leggerlo tutto.

Viaggio

posted by Schloss Adler @ 12:35,

Il freddo di Dachau

DachauMi è arrivata l'ennesima catena di Sant'Antonio, il solito messaggio email che invita a riflettere su una cosa che sembra impossibile. Ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che si tratta, per fortuna, di una bufala clamorosa. Mentre rispondevo al mio amico non riuscivo a smettere di pensare alle parole attribuite ad Eisenhower: "che si abbia il massimo della documentazione possibile, che si realizzino registrazioni filmate e testimonianze perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo". L'unico modo che abbiamo di preservare la memoria è custodirla con cura. Guardiamo le fotografie e i filmati, leggiamo i libri e, soprattutto, andiamo a vedere i luoghi della Storia. Il 16 dicembre 2007 sono stato a Dachau e quel freddo non potrò più dimenticarlo. Andateci, se potete, e raccontate a tutti quel che avete visto.

posted by Schloss Adler @ 09:12,

Il traduttore universale

Pieter Bruegel - Torre di BabeleCredo di essere gravemente malato. Sono esterofilo. Si, lo so che non è bello a dirsi, che non è patriottico, che non sta bene sputare nel piatto in cui si mangia, ma mi capita spesso di pensare con affetto e nostalgia a Brugge o a Leiden piuttosto che a Matera o ad Arezzo. Mi piacciono le lingue straniere. Mi piacerebbe parlare bene in Tedesco. Mi piace trovare gli incroci fra il Tedesco e l'Inglese che sfociano nel Nederlandese Mi piace parlare in Inglese. Mi piace leggere il Francese. Mi piace dire delle frasi in Bulgaro. Mi piacerebbe studiare lo Spagnolo e il Portoghese. In questa vita non ho avuto il coraggio di emigrare, mea culpa, mea maxima culpa, ma ho appena rimediato acquistando una call che mi darà il diritto di reincarnarmi, in Giuseppe Gasparo Mezzofanti. Dev'essere tremendamente sfidante studiare il Ruteno.

posted by Schloss Adler @ 15:15,

Cchiù granu pe' tutti

Lorenzetti-BuongovernoIl Ministro degli Esteri Franco Frattini dev'essere un attento lettore di antichi testi latini, in particolare degli scritti di San Tommaso. Dignior enim est civitas si abundantiam rerum habeat ex territorio proprio, quam si per mercatores abundet: dunque più degna è la città se abbia del proprio territorio abbondanza delle cose, che se ne abbondi per opera dei mercanti. Deve aver pensato a quel passo il Ministro quando oggi, al vertice FAO di Roma, ha proposto l'istituzione di una Banca europea del grano, per fronteggiare le oscillazioni dei prezzi delle derrate alimentari. L'accumulo di scorte pubbliche è un provvedimento di politica economica moderno se attuato da un governante europeo del Medioevo: in quel contesto l'unica preoccupazione del Prìncipe era quella di garantire al popolo i beni ad cotidianum usum necessariis.

Nell'Europa del XV secolo era normale, di conseguenza, costruire granai pubblici in ogni città: si trattava di un provvedimento illuminato della casta dei regnanti, i quali ben sapevano che la carestia avrebbe avuto conseguenze nefaste, distruggendo forza lavoro, diminuendo il gettito fiscale e incrementando il malumore del popolo contro l'autorità costituita. Oggi, per fortuna, le carestie sul suolo europeo sono argomento per libri di storia: i sistemi di comunicazione sono così sviluppati che l'approvvigionamento non costituisce più un problema. E le oscillazini dei prezzi non si contrastano con l'accumulo delle materie prime ma con la deregolamentazione dei mercati e con i controlli sulla trasparenza e sulla concorrenza. Lo sanno tutti, tranne il Ministro degli Esteri di Re Berlusconi.

posted by Schloss Adler @ 19:53,

Indifferenti

Martin NiemollerPrima vennero per i comunisti,
e io non dissi nulla
perché non ero comunista.

Poi vennero per i socialdemocratici
io non dissi nulla
perché non ero socialdemocratico

Poi vennero per i sindacalisti,
e io non dissi nulla
perché non ero sindacalista.

Poi vennero per gli ebrei,
e io non dissi nulla
perché non ero ebreo.

Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa.

Martin Niemöller (1892–1984)

posted by Schloss Adler @ 10:18,