Aria nuova, facce vecchie 30 giugno 2006

I risultati raggiunti da Tonini nel suo triennio alla guida della Banca Monte dei Paschi di Siena hanno superato, invero, ogni più rosea aspettativa: crescita costante dell’utile, fino al record del bilancio 2005 (790 milioni di euro di utile netto) e della trimestrale 2006 (277,5 milioni di euro di utile netto, più 70,1% sul primo trimestre 2005). Insomma, c'erano tutti i presupposti perchè Tonini concludesse in maniera brillante una carriera vissuta in costante ascesa e si scegliesse un "buen retiro" nella natìa maremma dove potersi godere, tra le altre cose, la cospicua buonuscita ottenuta al termine dell'incarico.
E invece il buon Emilio ha deciso (o altri hanno deciso per lui, tanto la sostanza non cambia) che 47 anni di banca erano ancora pochini, che a 67 anni non ne aveva le palle abbastanza piene di futures e swap, consulenti in blu ed impiegati in grigio (per non dire grigi), fusioni e integrazioni, riunioni e colazioni di lavoro e si è fatto nominare presidente della Banca Agricola Mantovana, azienda controllata dalla casa-madre Monte dei Paschi.
E' chiaro che ad un incarico simile non può essere chiamato un neolaureato e difatti qui non si discutono nè l'esperienza dell'uomo nè le capacità del manager. Si discute, invece, dell'opportunità di una scelta che, in un contesto di generale rinnovamente e ringiovanimento, fa sì che si faccia di tutto pur di riciclare un gerontosauro. Una scelta del genere getta discredito sull'intero programma di ristrutturazione in corso e sui principi base sui quali esso si fonda. Si scrive sul muro "Viva la Repubblica!" mentre si pensa "Avanti Savoia!", si incensa con tante belle parole il nuovo che avanza e si rimpinguano di soldoni pesanti le tasche del vecchio che mantiene le posizioni.
Insomma, cari amici, è proprio una brutta storia. Sarebbe bastato davvero poco per evitare una simile figuraccia. Sarebbe bastato un pò di stile, perchè in fondo è tutta una questione di stile. Ma con lo stile uno ci nasce e i portatori sani della malattia, purtroppo o per fortuna, sono pochi.
posted by Schloss Adler @ 15:01,