Separati alla nascita

A comedian can only last till he either takes himself serious or his audience takes him serious.
- Will Rogers -

Stamattina mi sono imbattuto nel blog di Antonio Di Pietro e non ho potuto fare a meno di notare l'enorme somigilianza con il blog di Beppe Grillo. Lo stile dei post è molto simile (una foto all'inizio, l'uso del grassetto per dare forza ai concetti) e anche il layout di pagina dei due blog presenta diverse similitudini. Secondo Netcraft entrambi i siti sono ospitati sui server della ITnet, società del gruppo Wind, mentre da una ricerca WHOIS si evince che il Ministro delle Infrastrutture è intestatario del dominio, cosa che non accade nel caso del comico genovese. E' noto, tuttavia, che la gestione del blog di Beppe Grillo è curata dalla Casaleggio Associati di Gianroberto Casaleggio; presumo che accada la stessa cosa per quello di Antonio Di Pietro, nato alcune settimane dopo un incontro avutosi a Milano tra l'ex Magistrato e il giovane manager.

La mission di Casaleggio Associati è quella di "sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter, seminari e con la creazione di gruppi di pensiero e di orientamento". Prima Beppe Grillo, adesso Antonio Di Pietro, in futuro (pare) Alfonso Pecoraro Scanio: si direbbe che Casaleggio stia riuscendo nel proprio intento, ma a che prezzo? Il "prodotto" blog di Beppe Grillo è stato, finora, un grosso successo di marketing: è cresciuto a dismisura, arrivando a contare oltre 150.000 contatti giornalieri. E questo va bene. Ha rilanciato l'immagine del comico, trasformato nel bastian contrario ufficiale d'Italia. E anche questo va bene. Tramite il blog sono stati pubblicizzati e venduti i DVD degli spettacoli di Grillo. E anche questo va bene. Ciò che non va bene, quando un qualsiasi media diviene così autorevole, è che vengano pubblicate delle clamorose bufale e che non vi sia smentita nemmeno quando queste sono smascherate. Ciò che non va bene è la censura, seppure diretta verso un rompicoglioni di professione: un blog è uno strumento aperto, prendere o lasciare, i personaggi scomodi vanno accettati e combattuti ad armi pari. Ciò che non va bene è scrivere un post e spalmarlo su due blog, quello di Grillo e quello di Di Pietro, amministrati evidentemente dalle stesse persone.

L'Italia ha bisogno di voci libere, di poltici competenti, di satira, di passione civile, di fiducia e di sudore. L'Italia non ha bisogno di un pensatoio centralizzato dal quale vengano emesse a pioggia veline quotidiane: ci sono bastate quelle del Minculpop di Galeazzo Ciano che, tra l'altro, non ci piacevano nemmeno.

posted by Schloss Adler @ 21:46,

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