The Man Who Sold The World

Ieri ho sentito Piero Fassino, durante il Congresso dei DS, pronunciare parole bellissime: "Io sono nato eterosessuale ma non mi sono mai interrogato sulle scelta della mia sessualità. Ed è questo il motivo per cui considero scioccante la posizione della Chiesa, la quale dice che l'omosessualità è peccato, Tenuto conto della separazione tra stato e chiesa, è imperativo che i politici mantengano un certo riserbo in materia religiosa. Detto questo, come la maggior parte dei miei compatrioti, ho davvero una grande considerazione e grande rispetto del Papa e di ciò che rappresenta. Quanto alla questione della famiglia e delle coppie omosessuali, l'ho detto molto chiaramente: non sono né a favore del matrimonio degli omosessuali, né dell'adozione da parte delle coppie omosessuali. Questo però non significa che io neghi la realtà e la legittimità dell'amore omosessuale. Non ha minore dignità dell'amore eterosessuale. Penso semplicemente che l'istituzione del matrimonio, per mantenere un senso, debba essere riservata agli uomini e alle donne. Penso, allo stesso modo, che una famiglia sia costituita da un padre, una madre e dei bambini. Propongo di creare un contratto d'unione civile che garantisca la perfetta uguaglianza con le coppie eterosessuali sposate, per quanto concerne i diritti alla successione, fiscali e sociali".

C'era anche Silvio Berlusconi, ieri, ad ascoltare Piero Fassino, un Berlusconi talmente affascinato dalle parole del segretario dei DS da spingersi ad affermare che "della relazione di Fassino mi è piaciuto questo respiro innovatore e poi le riforme verso una direzione socialdemocratica e direi anche liberale. Per il 95% del discorso quasi quasi sarei pronto a iscrivermi anche io a un partito democratico che nascesse coerentemente ai principi enunciati". Poi mi sono svegliato di soprassalto, madido di sudore, e ho realizzato che quelle belle parole non le aveva pronunciate un uomo di sinistra italiano, Fassino, ma un uomo di destra francese, Sarkozy, e che Berlusconi era felice perchè ancora una volta l'ha tirato nel culo a tutti: chiamato a difendere l'italianità di Telecom, otterrà in cambio l'ennesimo rinvio sine die della legge sul conflitto d'interessi.

posted by Schloss Adler @ 15:10,

2 Comments:

At 2/5/07 10:43, Anonymous Anonimo said...

Il congresso dei DS di Firenze ha approvato all'unaninimità (1550 delegati su 1550) una mozione che impegna il partito ad un'attività di "rimozione di ogni impedimento che possa ostacolare il riconoscimento dei diritti alle persone omosessuali"; negli stessi giorni la Bindi ha ottenuto una standing ovation al congresso della Margherita a seguito di un discorso in cui invitava tutti i cattolici ad assumere un atteggiamento laico.
La sinistra italina è convinta della laicità dello Stato, ma il tema non ha grande impatto mediatico, se confrontato con il martellamento del Vaticano. Lo spazio che i mass media dedicano alla sinistra è necessariamente frammentato tra le decine di argomenti che la politica deve affrontare: lavoro, conti pubblici, sanità, istruzione, legge elettorale, politiche sociali...Lo spazio che dedica alla chiesa, invece, è concentrato su un unico argomento. Lo scandalo non è che la la Chiesa si occupi dei DICO, è che non si occupi da altro, non si occupa della tragedia degli immigrati, non si occupa della riduzione in schiavitù di una gran parte della popolazione della terra, non si occupa delle guerre, non si occupa del disastro ambientale, non si occupa della povertà planetaria.
Per la politica della nosta sinistra, dunque, la laicità è UN tema, per la Chiesa cattolica i DICO sono TUTTI i temi. La sproporzione nella comunicazione è evidente, ma sinceramente non so come possano fare i partiti a contrastare questa crociata.

 
At 2/5/07 16:53, Blogger Schloss Adler said...

C'è un solo modo: rivedere il Concordato tra Stato e Chiesa, soprattutto nella sua parte economica. Proponiamo di far pagare l'IVA sui servizi forniti dalla Chiesa al cittadino: messe e miracoli . Potrebbe funzionare.

 

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