La battaglia di Sambuco

Appena concluso lo scrutinio delle schede elettorali, il neo-eletto Massimo Calleri ha dichiarato: "Sono orgoglioso di essere il Sindaco di Sambuco perchè questo è uno dei paesi montani con uno dei paesaggi più suggestivi, fatto di gente vera e concreta". Orgoglio giustificato, alla luce di una vittoria talmente eclatante da non lasciare spazio a recriminazioni di alcun tipo: la lista civica "Alternativa dei cittadini" guidata da Calleri si è affermata con una percentuale bulgara dell'80%, lasciando a Sabrina Giovine e al suo "Partito dei pensionati" un misero 20% dei voti. "Sono qui per fare il Sindaco di Sambuco, non per colonizzare nulla, per lavorare a favore di questo paese che se lo merita", ha poi aggiunto Calleri, chiosando in maniera apparentemente criptica.

Dietro quelle parole non si celava alcun enigma. Quelle parole rappresentavano semplicemente la situazione venutasi a creare a seguito del tentativo, finito male, di aggirare l'attuale legge elettorale, che impone ai sindaci italiani il divieto di ricandidatura dopo due mandati consecutivi. Giovanni Battista Fossati, il Sindaco uscente, aveva architettato una soluzione molto semplice: se non fosse stata presentata nemmeno una lista le elezioni sarebbero state annullate, il paese sarebbe stato commissariato per alcuni mesi ed entro l'autunno sarebbero state indette nuove elezioni, con conseguente rielezione garantita. Peccato che da Torino di liste ne siano arrivate due, quella di Calleri e quella della Giovine. E peccato che 5 dei 126 aventi diritto al voto nel comune di Sambuco si siano presentati alle urne. Il risultato finale è stato un rotondo 4-1 per Calleri e un travaso di bile per Fossati: "Sono stato sindaco di Sambuco per un decennio, la mia lista aveva nel simbolo la stretta di mano. Ora si crea questo clima kafkiano, in cui bucanieri della partitocrazia, gente che della politica ha fatto un mestiere per trarne utili di varia natura, può prendersi un Comune senza sapere dov’è il municipio. È una vergogna".

Si, forse è una vergogna, non minore però del tentativo di aggirare le regole della democrazia messo in piedi da Fossati. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

posted by Schloss Adler @ 09:23,

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