Veltroni, di' qualcosa di socialdemocratico 13 ottobre 2007

"La politica è desiderare qualcosa. In particolare, la politica socialdemocratica è desiderare il cambiamento perché solo il cambiamento promette il miglioramento delle condizioni di vita, alimenta la fantasia e consegna soluzioni possibili nell’immediato e stimoli ai sogni per il futuro. Ma, naturalmente, questo desiderio deve andare in una direzione precisa e deve avere una meta. Noi, i socialisti, siamo sufficientemente temerari per desiderare qualcosa perché le idee sono la forza motrice della volontà ma siamo anche abbastanza audaci per desiderare il cambiamento perché proprio il cambiamento può trasformare le utopie in realtà. Se si elimina la volontà con la sua base di teoria e di valori, se si elimina come fonte di energia anche il convincimento emozionale, la politica nei paesi democratici si trasformerà in qualcosa di grigio e triste. Forse, seguendo quel cammino, si potrà in modo frammentario migliorare qualcosa ma mai si potrà cambiare la società. Il socialismo è un movimento di liberazione. Il nostro obiettivo è liberarci il più possibile dalla pressione delle circostanze esterne, dando la libertà a ciascuna persona di sviluppare se stessa, secondo le proprie peculiarità e i propri desideri."
(Congresso dei giovani socialdemocratici svedesi, 1974)
"La mia fondamentale conclusione è la seguente: dobbiamo adoperarci per vivere in una comunità in cui la solidarietà sociale abbracci tutti i suoi membri con un potere di empatia in cui ognuno si fa carico della qualità della vita degli altri con un sentimento di responsabilità e di partecipazione che supera gli egoismi individuali. Una società, cioè, in cui non c'è un "loro" e un "noi" ma c'è solo un "noi". Questa è l'idea di base di una riforma democratica della politica che può trovare un equilibrio tra la giustizia sociale e la libertà individuale."
(Conferenza presso la Stanford University, 1977)
posted by Schloss Adler @ 23:12,
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