Veltroni, di' qualcosa di socialdemocratico

Olof PalmeLo scorso 27 giugno Walter Veltroni ha presentato la propria candidatura alla guida del Partito Democratico nel corso di un imponente happening tenutosi al Lingotto di Torino. Il discorso pronunciato da Veltroni conteneva, tra le altre, la citazione di una frase di Olof Palme: "la battaglia che va sostenuta è quella contro la povertà, non certo quella contro la ricchezza." Palme è stato un vero socialdemocratico, un leader colto e carismatico capace di guidare la Svezia per due volte: dal 1969 al 1976 e dal 1982 al giorno del suo assassinio, avvenuto a Stoccolma la notte del 28 febbraio 1986. La morte, ma soprattutto la vita e il pensiero politico di Olof Palme sono l'oggetto di uno studio di Aldo Garzia, pubblicato nel maggio di quest'anno per i tipi di Editori Riuniti: Olof Palme - Vita e assassinio di un socialista europeo. Forse Walter Veltroni ha già letto questo bellissimo libro. O forse no, ma non è importante perchè da Veltroni non mi aspetto che legga questo o quel libro. Da lui mi aspetto, e con me tanti altri, che dia davvero seguito alle sue fonti di ispirazione, che quelle citazioni non rimangano delle semplici frasi ad effetto. Mi aspetto che lunedì, dopo essere stato eletto a capo del Partito Democratico, Walter Veltroni si ricordi davvero delle parole di Olof Palme, che ne pronunci di simili e ci dia una speranza. Perché ne abbiamo bisogno.

"La politica è desiderare qualcosa. In particolare, la politica socialdemocratica è desiderare il cambiamento perché solo il cambiamento promette il miglioramento delle condizioni di vita, alimenta la fantasia e consegna soluzioni possibili nell’immediato e stimoli ai sogni per il futuro. Ma, naturalmente, questo desiderio deve andare in una direzione precisa e deve avere una meta. Noi, i socialisti, siamo sufficientemente temerari per desiderare qualcosa perché le idee sono la forza motrice della volontà ma siamo anche abbastanza audaci per desiderare il cambiamento perché proprio il cambiamento può trasformare le utopie in realtà. Se si elimina la volontà con la sua base di teoria e di valori, se si elimina come fonte di energia anche il convincimento emozionale, la politica nei paesi democratici si trasformerà in qualcosa di grigio e triste. Forse, seguendo quel cammino, si potrà in modo frammentario migliorare qualcosa ma mai si potrà cambiare la società. Il socialismo è un movimento di liberazione. Il nostro obiettivo è liberarci il più possibile dalla pressione delle circostanze esterne, dando la libertà a ciascuna persona di sviluppare se stessa, secondo le proprie peculiarità e i propri desideri."
(Congresso dei giovani socialdemocratici svedesi, 1974)

"La mia fondamentale conclusione è la seguente: dobbiamo adoperarci per vivere in una comunità in cui la solidarietà sociale abbracci tutti i suoi membri con un potere di empatia in cui ognuno si fa carico della qualità della vita degli altri con un sentimento di responsabilità e di partecipazione che supera gli egoismi individuali. Una società, cioè, in cui non c'è un "loro" e un "noi" ma c'è solo un "noi". Questa è l'idea di base di una riforma democratica della politica che può trovare un equilibrio tra la giustizia sociale e la libertà individuale."
(Conferenza presso la Stanford University, 1977)

posted by Schloss Adler @ 23:12,